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Gli accertamenti patrimoniali: ecco perché sono utili

Gli accertamenti patrimoniali: ecco perché sono utili

Quando parliamo di “recupero crediti” facciamo riferimento a tutte le azioni volte a recuperare una determinata somma di denaro che un soggetto, ovvero il debitore, deve ad un altro soggetto, cioè il creditore. Esistono, però, diverse opzioni per gestire al meglio questo piccolo problema. Tra queste, troviamo gli accertamenti patrimoniali.

Infatti, tale opzione ci permette di strutturare ed impostare al meglio una nostra strategia per ottenere il dovuto che ci spetta. Essi ci consentono di avere un quadro completo degli elementi che caratterizzano lo stato patrimoniale ed economico del debitore. Pertanto, gli accertamenti patrimoniali rappresentano un vero e proprio deterrente poiché i debitori davanti a delle prove inconfutabili non potranno evitare il pagamento dei loro debiti nei confronti dei creditori.

Quali sono i soggetti che ne traggono vantaggio?

Le investigazioni patrimoniali non sono altro che uno strumento utile che ci consente di conoscere quali sono i beni mobili ed immobili di proprietà di un’azienda o di un privato verso cui si vanta un credito.

Principalmente, i soggetti a cui ritorna utile ricorrere agli accertamenti patrimoniali sono:

  • Le imprese;
  • I privati;
  • Le assicurazioni;
  • La Pubblica Amministrazione;
  • Le banche;
  • Gli amministratori condominiali;
  • Telco & Utility.


Eseguire un’indagine patrimoniale nei confronti di una persona fisica o giuridica, richiede l’intervento di professionisti del settore. Per comporre un quadro economico finanziario il più possibile completo e veritiero, è necessario ricorrere a numerosi dati.

Tra l’altro, l’ indagine patrimoniale può richiedere l’effettuazione di tale servizio anche in altri Paesi, nel caso in cui il debitore abbia altre proprietà o attività all’estero.

Dunque, si tratta di individuare tutti i suoi beni immobili (come abitazioni, uffici o magazzini), stimarne il loro valore di mercato e successivamente, valutare quali eventuali beni aggredire, con azioni di recupero credito.

Questo passaggio è considerato abbastanza delicato poiché le proprietà del debitore non devono solo garantire il credito ma anche il costo dell’intera procedura che può essere anche molto elevato.

In sostanza, per poter ricorrere agli accertamenti patrimoniali, si ha bisogno di raccogliere delle specifiche informazioni:

  • Conti correnti bancari, postali o libretti di risparmio;
  • Intestazione di veicoli;
  • Fonti di reddito e crediti verso terzi;
  • Partecipazioni in società;
  • Proprietà immobiliari (con eventuali debiti a carico).

Gli errori da non commettere

Un importante errore a cui bisogna prestare attenzione e da non commettere è quello di ignorare le eventuali ipoteche. Se l’immobile dal valore più alto dovesse essere già stato dato in garanzia, occorrerebbe aggredire un immobile di minor valore, ma libero da eventuali debiti. 

Semplicemente perché la vendita forzata di un immobile di alto valore andrebbe a beneficio di un altro creditore. Un altro dettaglio da non trascurare è l’ipotetica co-intestazione del bene immobile, cioè se il debitore condivide la proprietà con un’altra persona. 

In questa circostanza, all’asta finisce soltanto la quota del debitore, facendo scendere radicalmente il possibile ricavo, poiché un bene cointestato attira solitamente pochi offerenti.

Documenti necessari per ottenere il pignoramento

Per ottenere dal giudice il via libera al pignoramento dei beni del nostro debitore, devono essere rispettati dei determinati criteri per quanto riguarda la documentazione, che soltanto un professionista in materia conosce.

Oltre la semplice visura catastale, è necessaria anche quella ventennale. Infatti, la prima raffigura esclusivamente i dati di calcolo dell’immobile. La seconda, invece, descrive tutti i passaggi di proprietà del bene immobile nei precedenti due decenni.

Successivamente al raccoglimento di informazioni sui beni immobili, si passa a quella dei beni mobili. In questo campo, la ricerca di quest’ultimi è ancora più complicata, in quanto il loro numero può essere abbastanza alto. Pertanto, si considerano le autovetture, gli arredi degli uffici, le merci e i macchinari volte alla produzione. Un’altra valutazione che può risultare difficile è, anche, quella che riguarda l’aggressione di beni immateriali, come ad esempio: brevetti o marchi.

A chi rivolgersi?

Insomma, la procedura per l’ottenimento degli accertamenti patrimoniali è molto lunga e complessa. Con l’aiuto di un professionista del settore, questa procedura risulterà sicuramente meno spinosa. 

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